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Il libro propone un'indagine su Francesco Fiorentino e Felice Tocco, due tra i più significativi filosofi del secondo Ottocento italiano che hanno dato un importante contributo alla cultura italiana ed europea della loro epoca e che ancora costituiscono un punto di riferimento essenziale per gli storici della filosofia. L'analisi proposta mira a tratteggiarne in maniera generale il profilo biografico e intellettuale dei due per poi soffermarsi più diffusamente sul loro interesse per Kant e su quello per il Rinascimento che, appaiono strettamente correlati. Il loro interesse verso l'epoca rinascimentale rivela la loro posizione intorno ad una problematica cruciale e ampiamente dibattuta nell'Ottocento che è quella della ricerca e della costruzione dell'identità della filosofia italiana o, altrimenti detto, della tradizione filosofica italiana. Nell'approccio al Rinascimento si consolida una metodologia in cui si colgono le tracce di un kantismo legato ai dati provenienti dall'esperienza fenomenica, anche se la loro lettura di Kant va ben oltre il rilievo attribuito ai dati sensibili ed empirici e valorizza ampiamente gli orizzonti della libertà e del primato della ragion pratica.