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Questo lavoro intende approfondire il ruolo originale del filosofo Augusto Vera, finora non sufficientemente studiato, la cui opera si è svolta inizialmente in varie capitali filosofiche europee e poi in Italia, nella diffusione della filosofia hegeliana. Augusto Vera è nato ad Amelia (TR) nel 1813. È stato anche uomo politico e senatore del Regno d'Italia. Compiuti gli studi a Roma, completò la sua formazione alla Sorbona di Parigi. Ove si trasferì per insegnarvi, ma ricoprì la cattedra di filosofia in varie università di Berna, Ginevra e Strasburgo. I suoi scritti si distinguono per lucidità di esposizione e genuino spirito filosofico. Merito del Vera è tra l'altro quello di aver partecipato con un ruolo non trascurabile al clima di rinnovamento culturale e filosofico in un paese in cui il duplice dispotismo governativo e clericale impediva ogni manifestazione di libertà dello spirito. Nella seconda metà dell'Ottocento la dottrina di Hegel in Italia ebbe il suo centro di studio e di diffusione nell'Università di Napoli, dove spicca la figura di Augusto Vera. La sua opera più importante rimane "Il problema dell'Assoluto".