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"Passiamo più tempo a desiderare che a goderci la felicità desiderata." Questo è quello che impara un ballerino che, dopo tanto tempo, si ritrova al suo paese natio per il funerale della zia. Tra tanti autoinvitati non riconosce una ragazza. Ritorna a Bologna dove tutto è pronto per il balletto. Durante i ringraziamenti di fine spettacolo accade un incidente. Incurante, continua la sua vita. Muore una seconda zia, ritorna a Teverola e ritrova la ragazza che non aveva mai dimenticato, una sua cugina. Non potendo più ballare, inizia a scrivere opere teatrali con la speranza che la cugina possa venire a Bologna. La rende personaggio e la desidera a tal punto da raggiungere una sorta di pazzia. Dopo una serie di fallimenti e di rifiuti della sua opera, conosce Iacopo De Finò, che l'aiuta. Riesce a portare la sua opera in teatro, a portare Sandrina a Bologna e a farla innamorare.