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"Garimpeiros", un nome che evoca fantasie. Si tratta di una raccolta di storie di immigrati italiani tra i cercatori d'oro e di gemme preziose del Brasile, per l'appunto i "garimpeiros". Tra le immagini del quadro che appare sulla copertina è inserito, su un arcobaleno, anche un riferimento storico antico. Si tratta della rappresentazione monumentale dei "Bandeirantes", personaggi al soldo di eserciti coloniali che si auto sovvenzionavano cercando metalli e pietre preziose nelle viscere della terra, per lo più, nei fiumi. Svolgevano tra una scorreria e l'altra l'attività della "garimpa", la stessa ripresa poi anche da civili. La ricerca dell'oro ha da sempre avuto un fascino particolare nelle Americhe. Con la scoperta di ricchi filoni sono nate città che però sparivano quando il prezioso minerale si esauriva. Erano baraccopoli di legno che una volta divenute inutili venivano incendiate per poter recuperare i chiodi (merce preziosa fatta a mano). Diverso è stato il destino delle città brasiliane nate all'epoca della scoperta di oro, argento e gemme preziose. Gli insediamenti sono restati e da piccoli villaggi sono divenuti, poi grandi città.