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Con "Brezza di mare sulla pelle" - che segue il precedente intitolato "Le ricette per il piacere di una vita sbagliata" - l'autore prosegue con racconti, questa volta permeati di brezza marina, dove i ricordi affiorano alla mente del protagonista veleggiando sulle coste del litorale brasiliano. Paulo, questo è il nome del vecchio lupo di mare che ha scelto di vivere su una barca. Su di essa intende concludere gli ultimi giorni di una vita, già minata dal male, sperando di affondare con questa nelle profondità marine che egli vede come un immenso grembo materno pronto ad accogliere, pietosamente, tutte le genti di mare indipendentemente dalla nazionalità, dal censo o dal colore della pelle. Tutto sembra definito ed irreversibile nella mente, un poco contorta di Paulo, ma un ciclone lo investirà improvviso facendogli provare un'ebbrezza inaspettata. Porta il nome di una donna che con il suo charme non mancherà di incidere profondamente nei piani del marinaio. Paulo è avvezzo alle tempeste che dell'Oceano sono una sfida che lo fanno sentire ancor vivo "dentro" nonostante l'età. Non è per nulla permeato agli sconvolgimenti che l'amore di una donna può provocare.