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Domenico Maiocco, un personaggio poco noto, eppure la sua figura si intravede dietro alcuni accadimenti importanti della storia italiana. Combattente della Grande Guerra, entra in contatto con Giolitti di cui apprezza il discorso di Dronero. Propagandista socialista in Piemonte, sceglie l'iniziazione alla Massoneria in anni in cui questo gesto diventa una scelta di piena adesione all'antifascismo. Antifascista infatti lo sarà sempre. Subisce la condanna al confino in Calabria e partecipa alla guerra di liberazione. Maiocco è vicino a due personaggi importanti del Grande Oriente, Meoni ed il gran Maestro Torrigiani dai quali avrebbe ricevuto il compito di mantenere unita la massoneria. Ma il momento più importante della sua vita è legato agli accadimenti del 25 luglio 1943. A lui si deve la realizzazione di una fitta rete di dissidenti della politica mussoliniana che comprende antifascisti ed anche membri delle stesse gerarchie del regime come De Vecchi e forse lo stesso Balbo. Maiocco viene indicato come colui che consegna in anteprima l'ordine del giorno Grandi al Sovrano provocando la crisi del fascismo.