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Rocambolesca commedia degli equivoci, ambientata tra Sicilia e Calabria nei primi anni '60, Le Quindici, che altro non sono che le Orazioni di Santa Brigida, racconta di un bonario parroco di un paese dell'Agrigentino, don Salvo, a cui tutti chiedono miracoli perché ritenuto in odore di santità. Perfino il vescovo di Agrigento, monsignor Gerlando Mangione, e il mafioso locale, don Pepe Lattuca, si prodigano con ogni mezzo, facendo pressioni al povero prelato, pur di vedere realizzato il proprio personale miracolo: il primo, menomato dalla nascita al braccio sinistro, vuol essere guarito e mira a un posto da cardinale; il secondo desidera far sposare la sorella attempata, e magari togliere anche di mezzo un concorrente che gli sta rubando terre e affari. Don Salvo vorrebbe invece salvare soltanto il compaesano Antonio Tuttolomondo, al quale un sogno premonitore ha annunciato morte certa entro quindici giorni. Una rete di personaggi e situazioni insolite, di grazie inspiegabili o contraffatte, credenti tiepidi e miscredenti fervorosi, attraverso dialoghi in cui si alternano un radicato dialetto e un latino storpiato. Il gioco tra miracoli annunciati e coincidenze incalzanti alimenta l'ambiguità tra caso e intervento divino e disegna il contorno dei veri protagonisti del romanzo: la capacità dell'uomo di cambiare e l'amore testardo di Dio, sempre pronto, per tutti.