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Napoli. 1985. Tre quindicenni: Pummarò, Panzarotto e Bacchettone. Il desiderio di diventare qualcuno, di distinguersi dalla massa informe degli adolescenti di strati sociali più bassi che medi, di vivere da protagonisti, magari anche con le tasche gonfie di denaro, si traduce per i tre protagonisti in un solo modo: entrare a far parte della camorra, che soffoca la città come una coltre di catrame. Gli anni '80 a Napoli sono spaccio di eroina, prostituzione, corruzione, tutti fenomeni che stavano molto a cuore non solo a chi ne stava a capo ma anche a chi provava a vederci chiaro. A un giovane e carismatico giornalista, per esempio, che non ci mette molto a conquistarsi l'attenzione dei tre ragazzi, in particolare di Pummarò, per mostrar loro la camorra e i suoi affari da un altro punto di vista, "Scimmie" è dedicato e liberamente ispirato alla figura di Giancarlo Siani e a tanti giovani che rischiano di cadere nelle reti della criminalità.