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"Il saggio di Patrizi è ampio e articolato, già scorrendo l'indice del testo originale - del quale qui proponiamo una selezione dei capitoli salienti - abbiamo modo di constatare che l'autore conduce la sua analisi a trecentosessanta gradi, coinvolgendo molteplici aspetti per sorreggere la tesi sostanziale delle sue proposte "psico-antropologiche": la relazione tra pessimismo e neuropatia. Per farlo coinvolge ampiamente gli aspetti legati all'ereditarietà, rientrano pertanto nel percorso analitico i genitori, i fratelli e un'ampia schiera di parenti dei quali il medico ha raccolto informazioni sulle loro condizioni fisiche e psichiche, suggerendo così anamnesi remote sorrette da metodologie rientranti nella cultura scientifica dell'epoca: dalla medicina all'antropologia criminale." (dalla prefazione di Massimo Centini)