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L'attuale instabilità della finanza, le oscillazioni dei mercati e gli squilibri politici internazionali hanno la loro più profonda matrice in un preciso momento storico: l'avvio dell'età moderna, con le grandi scoperte geografiche e la crisi di riferimenti che colpì l'uomo europeo. L'incertezza è un tassello fondamentale della globalizzazione e deriva da un processo di lungo periodo, che ebbe inizio con l'apertura delle rotte trans-oceaniche, con l'approdo su nuove terre e con la crisi del sistema medievale. In quel momento storico si registrarono enormi progressi scientifici, si arrivò a una sempre maggiore certezza della rappresentazione cartografica e della conoscenza del mondo, ma si persero le chiavi per interpretare il mondo e le sue trasformazioni, a partire da dinamiche geografiche. Questo libro intende leggere il fenomeno della globalizzazione attraverso la lente dell'incertezza geografica, che si determinò nel declino delle strutture e delle certezze medievali a causa dell'affermazione di una "forma mentis" globale e che, nell'idea di crisi generalizzata odierna, si riscontra oggi nelle dinamiche geopolitiche, economiche e sociali della post modernità. Prefazione di Franco Farinelli.