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Quelli del Sessantotto uniscono ciò che prima era separato. Parlano e agiscono in prima persona, senza delegare. Parole d'ordine: "Assemblea, siamo tutti delegati". Uniscono il sesso e l'amore senza le convenzioni e le costrizioni della società tradizionale, criticandone le gerarchie: "amatevi gli uni sugli altri, io sono mia". Progettano la loro comunicazione poi la stampano in proprio: "C.i.P.". Incollano e scrivono sui muri le loro idee senza rispettare diritti, agenzie d'affissione o divieti: "vietato vietare, ridiamo la parola ai muri". Poi corrono via: "Corri compagno il vecchio mondo ti sta alle calcagna". Questo libretto raccoglie qualche lampo di quelle vite, immagini dell'immaginazione al potere: "abbasso il principio di azione-reazione viva azione-rivoluzione".