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Adriana Ivancich, scrittrice e disegnatrice di talento, conosce Ernest Hemingway a Venezia, nel 1948. Lei ha 18 anni, lui 50. Tra loro nasce una grande amicizia e un sodalizio letterario. Ispirato da Adriana, Ernest scrive "Di là dal fiume e tra gli alberi "e "Il vecchio e il mare", che gli apriranno la strada al Nobel. Ma la relazione porta con sé anche tante, troppe maldicenze: Adriana si sente schiacciata e l'amicizia s'interrompe. Ernest qualche anno dopo si suicida. Lei, da allora, vuole solo dimenticare. Ma dimenticare significa rinunciare a una parte di sé e scivolare, inesorabilmente, nella depressione: non bastano una vita agiata, un marito, dei figli; non riempiono il vuoto. Ricordare diventa perciò necessario, e lo strumento per dare forma a questi ricordi e ricongiungersi con se stessa è proprio la scrittura. L'esito, tuttavia, non sarà quello sperato.