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In questo "diario" Luigi Campolonghi (figura di primo piano nella storia del socialismo italiano e inviato de "Il Secolo" di Milano) raccoglie le sue corrispondenze dal Belgio nei primi giorni di ingresso "nella tormenta" della Grande Guerra. L'agonia del Belgio, iniziata nella notte del 3 agosto 1914, quando la cavalleria tedesca superò di prepotenza la frontiera, si concluse il 25 agosto dopo che le truppe d'invasione avevano concluso il loro contrastato attraversamento; Campolonghi, grazie ad un permesso fortunosamente avuto, con timbro "Deutsche Gouvernement Brussel", ha l'autorizzazione di attraversare le truppe tedesche e quindi la possibilità di informare i suoi lettori nei minimi dettagli su una fase bellica di gravità eccezionale sul piano del diritto internazionale e di particolare ferocia nei confronti dei civili inermi, derubati, ricattati, uccisi.