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Sono spaccati di vita spesso inediti su un grande giornalista di due grandi quotidiani napoletani Il Roma, Il Mattino, raccontati da uno dei maggiori filosofi italiani, Frausto Baldassarre, che lo ebbe per vicino di casa... "Mia madre raccontava: "Quando i contadini portavano quei funghi profumati, freschi appena raccolti sulla montagna, nei boschi, nelle selve di Chiusano, tuo padre invitava a pranzo Carlo Nazzaro. Si ritrovavano così questi due grandi amici e trascorrevano ore liete, gustavano i cibi, amavano discutere, anche del peso della vita, ma con "leggerezza", stavano insieme fino a tarda ora. Era questa vera amicizia. Ricordo la bella festa del battesimo di tuo fratello Modestino. A casa c'era tutta la famiglia Nazzaro. Padrino s'intende: lo scrittore. Di Chiusano conservo in me un bel ricordo: la gente, il senso dell'accoglienza, dell'ospitalità, quelle belle passeggiate a l'Acqua Lemma. Che buona gente i Chiusanesi! Entravano in cucina: Signò tenìti poco fuoco e portavano la legna, le fascine".