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A volte, nel rivivere certi fatti della nostra storia, c'è una più intensa qualità di emozioni: il passato ritorna con le sue luci ed ombre, incide sul presente e, spesso, anche sul futuro. I "luoghi della memoria" si intrecciano continuamente con la nostra breve "striscia di tempo" e, inevitabilmente, costruiscono il nostro "bagaglio di ricchezza" che, con la sua magica ed irripetibile atmosfera, determina ciò che siamo e custodirà la nostra immagine anche quando non ci saremo più. "Li cunti da' cuntrora" vorrebbero essere "una poesia" del passato che non perde il suo profumo di vita, ma che rinsalda quelle radici che la fretta della quotidianità vorrebbe cancellare.
