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Il poeta è un fiume in piena, con poca leziosità e tanto sentimento, ci riporta a riflessioni di origini antiche: libertà, amore e speranza, tutti temi che egli volge a inalare ai suoi lettori con certa oculatezza. Il libro si apre con la poesia che dà il titolo alla raccolta e già dai primi versi ci si accorge dello stampo intimista del contenuto: Improvvisamente mi alzo e scrivo, scrivo parole che fino ad ora abortivo. Nino è una moltiplicazione di sentimenti, la sua indole poetica sempre tenacemente rinnovata e vastissima costituisce senza alcun dubbio un suo personale unicum nel panorama del linguaggio moderno; in lui regna il senso comune di libertà di espressione, come nelle anime libere, e non avrei mai potuto esimermi di scrivere per questa sua raccolta di sublimi versi. Con le sue poesie il poeta ci incanta, desta meraviglia e prolifera, "Canta la Libertà"... e scrive di libertà pregresse e future; egli è un sognatore coi piedi ben piantati per terra, ritrova nuova linfa e le sue riflessioni poetiche si aprono alla consapevolezza di una possibile rinascita. (dalla prefazione di Andrea Calabrò)