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Testi liberamente tratti da "La luna dei Borboni e altre poesie" di Vittorio Bodini. Adattamento e rielaborazione a cura di Fabio Lorenzi. Musiche di Paolo Fontana e Fabio Lorenzi. "Ecovanavoce ha messo in fila sull'orizzonte aperto la foglia di limone e quella di basilico, gli spigoli di tufo, il respiro del geranio, l'amarezza del tabacco, le unghie di selce che ci dilaniano, e ne ha fatto delle canzoni. Ha scoperto che nel Sud di Bodini il ritmo delle parole coincide con quello delle cose. Undici canzoni, dunque, undici nuove forme che si aggirano vive fra le cose, le parole, gli uomini del Salento." (Luigi Giuliani) "Al capolavoro bodiniano aderisce la musica di Ecovanavoce in modo delicato e carnale: come un tatuaggio che disegna sulla pelle del verso, come poesia ritagliata sulla poesia. La Luna dei Borboni va ascoltata ad occhi aperti, nella canicola sanguinosa, o nel buio della sera che sembra non finire mai; con le dita attorcigliate attorno ad un bicchiere di caffè in ghiaccio, tra i volti straniti dei turisti tedeschi. Per inseguire un sud che è appena tramontato. Che è, ancora e sempre, appena tramontato." (Giacomo Signore)