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Nella primavera del 1959 Danilo Montaldi, sociologo militante, non ancora trentenne, fu contattato da Giuseppe Bartolucci, a quel tempo già rinomato critico teatrale e cinematografico del giornale socialista l'«Avanti!», con l'idea di girare un breve documentario sugli uomini che vivono e lavorano lungo le rive del Po, vicino a Cremona, città di Danilo Montaldi. Il volume che qui si presenta non vuole soltanto essere un'introduzione alla pellicola "La Matàna de Po", ma far conoscere una ricca documentazione di foto e materiale d'archivio, per la maggior parte inedita, che riguarda sia il lavoro attorno al film, sia le persone coinvolte. Ciò che lo rende però straordinario è la pubblicazione del carteggio tra i più stretti collaboratori al progetto, lo stesso Montaldi e Mario Gallo. Queste lettere non soltanto illuminano il contesto in cui il processo creativo è maturato e i particolari della sua realizzazione, ma raccontano una storia e danno l'idea di un modo di essere ormai scomparso. Non sempre per i carteggi è necessaria una lettura cronologica; questo tra Montaldi e Gallo invece la richiede, perché racconta l'evoluzione di un'amicizia.