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«Nonostante tutto ho avuto la possibilità di vivere e di percorrere la strada che volevo, di sbagliarla e poi ritrovarla, di arrivare oggi ad avere la voglia di cercare ancora nuove direzioni. Mi è capitato tutto quello che è normale che capiti: diventare grande, perdere i genitori, avere bisogno di una casa, di amici, di aiuto, di andare a scuola e cercare lavoro. Alla fine, mi sono anche ammalato. Una vita normale, no?». Paolo è tetraplegico dalla nascita, si muove con una carrozzina elettrica e comunica grazie a una tavoletta su cui sono stampate le lettere dell'alfabeto. Nonostante la disabilità, è riuscito a condurre una vita normale: casa, lavoro, amicizie e amori, viaggi. E come capita a molte altre persone, anche la malattia. Durante i giorni in ospedale, in attesa dell'operazione, Paolo racconta il lungo viaggio verso la conquista della propria autonomia, dalla morte della madre alla volontà di scegliere in che direzione compiere ogni singolo passo della propria vita. Capace di andare avanti sulle proprie gambe.