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In questo romanzo le vicissitudini di Vittorio si intrecciano con il periodo più cruciale del ventesimo secolo. Nasce nel pieno dei festeggiamenti per la conquista della Libia, muove i passi in una Verona dove la vita delle persone è coinvolta nei fermenti culturali e politici. L'entusiasmo per gli spettacoli lirici nell'anfiteatro romano della città natale, le vicende storiche dell'Italia fascista sono lo sfondo di una rappresentazione in cui il protagonista vive le sue grandi passioni. La musica, l'attrazione per il gentil sesso e un grande amore lo accompagnano tra il frastuono di avvenimenti che incidono profondamente la società a cavallo tra due guerre mondiali. Con il frusciare di tessuti in crespo di Cina, manifesti futuristi, roboanti discorsi, si entra a poco a poco nel vivo di questa storia dove non mancano le tragiche conseguenze di un conflitto spaventoso. Come un faro nella notte la musica illumina, al pari di una madre sostiene quando i passi vacillano. Sembra, leggendo, di entrare in un affresco.
