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Elena Coco, ispirata dalle "Tavolette Votive" di Trecastagni, comprovanti la connessione tra l'uomo e la divinità, esplora gli eventuali "significati" attribuiti da noi occidentali ai miracoli. L'escursus segna i tempi storico-culturali dei "Tre Santi", l'inconoscibilità degli archetipi, tramite C.G. Jung e J. Hillman, il simbolismo dell'arte-terapia per opera di 19 tavolette realizzate tra il 1885 e il 2005, per la prima volta descritte in italiano e in siciliano. Lo "spirito immaginale" dell'autrice offre un'inedita descrizione di Vaste del periodo e originali momenti di vita familiare a casa di Santa Benedetta. Interessante il confronto tra la visione occidentale e la mistica orientale, che si rispecchia nella scienza moderna e non nella società. Il "Pensiero Buddhista" racconta di un "Universo" che appare e scompare in ogni istante, questi e altri aspetti animano temi riferiti alla "Teoria dei Quanti", applicata alle scienze sociali. Il saggio, infine, compie uno studio attraverso una "Lettera Speciale" che si pronuncia sul "Cristo che Ritorna" e che rivela molte verità sorprendenti.