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"Due amici, architetti senza nome, si svegliarono un giorno intenzionati a guardare la loro città come se non l'avessero mai vista. Quel giorno scesero in strada liberi, si sentivano leggeri, con il cervello sgombro [...] Sentivano solo il desiderio di ricominciare a guardare Firenze come fosse la prima volta, di rivedere con altri occhi ciò che ormai da molti anni vedevano con i propri, sempre gli stessi. [...] I due amici, il narratore e l'altro che lo accompagna, sono in realtà una sola persona [...] Eppure due amici un giorno realmente si sono incontrati per parlare della loro Firenze, la città in cui sono nati e cresciuti, e si sono divisi i compiti: uno a scrivere il racconto della passeggiata e l'altro a documentare con le fotografie i luoghi incontrati lungo il cammino; tra lo scritto e le immagini dell'oggi, un fluire di paragoni, riflessioni e ricordi, in cui tempi e luoghi si confondono tra realtà e immaginazione [...] in una città che sembra da tempo non riconoscersi." (Alessandro Gioli).