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"Tre isole dell'orrore, che però non si ergono in un oceano vuoto. Ma, anzi, si inseriscono in un arcipelago di parole che riconduce alla migliore tradizione narrativa della contemporaneità. Se infatti il merito della loro rivoltante cartografia è tutto dei tre scrittori che appaiono in copertina, compassi e sestanti, carte nautiche e bussole sono stati messi a punto da giganti come Edgar Poe, Howard Phillips Lovecraft, Arthur Machen, Robert W. Chambers, solo per ricordare i riferimenti più immediati. Sono le loro ombre, simili ai picchi innevati de Le Montagne della Follia, che torreggiano dietro le spalle dei nostri navigatori, che allungandosi in avanti indicano le rotte, rotte che però essi seguono poi con l'ardimento e l'indipendenza dello scrittore consumato." (Dalla prefazione di Giulio Leoni)