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In tutta la tradizione antica il mito di Spartaco è accomunato dall'accento posto sulla grandezza della sua figura in sé, nella sua dimensione simbolica di virtù morali e personali. Ma questo mito antico andrà consolidandosi nel corso dei secoli fino a nutrire il cosiddetto "mito moderno", che vede in Spartaco un portatore di ideali libertari. Il mito moderno dell'eroe-schiavo ribellatosi al potere tirannico di Roma ha inizio infatti con i primi sussulti rivoluzionari ancora nel XVIII sec. e si sviluppa più marcatamente nella prima metà del XIX sec., quando, in una Europa infiammata dalle lotte per l'indipendenza nazionale e dai nuovi ideali liberali borghesi, Spartaco risulta possedere tutti i requisiti per incarnare al meglio la causa della libertà. Diviene dunque eroe di stampo risorgimentale e la sua impresa occasione per proiettare e trasfigurare ideali propri degli intellettuali dell'epoca. La trasfigurazione del mito si completa e perfeziona nel secondo Ottocento ad opera del movimento socialista e delle sinistre: Spartaco perde definitivamente il suo carattere di eroe singolo per divenire "animatore del proletariato contro lo sfruttamento capitalistico".