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Questo volume ci offre una attenta disamina di una delle tesi più rilevanti di Didier Franck, secondo cui, in una sorta di "distinzione parallela" tra Nietzsche ed Heidegger, si giunge alla Menschewerdung dell'Essere metafisico, per il tramite non tanto del "corpo", come sistema ontologico, quanto della "carne". È infatti la carne dell'uomo che filosofeggia, è il corpo che fa filosofia. Solo così si attua la vera transustanziazione dell'Essere - prova dell'esistenza logica e fideistica di Dio - dall'Uno al Nulla, solo cioè con la vera conclusione della vicenda di Dio, determinatasi con la sua morte. E alla fine del deicidio, Didier Franck non nasconde l'estrema possibilità che dopo il Nulla possa riapparire, sotto enigmatiche vesti, un nuovo orizzonte degli eventi.