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Roberto il Guiscardo e Boemondo di Altavilla. Al loro arrivo in Puglia, i normanni trovarono una terra devastata da popoli barbari (che l'avevano invasa dopo la caduta dell'Impero Romano), segnata dalla guerra greco-gotica e dalla successiva - ma in certe fasi anche simultanea - occupazione del territorio da parte di bizantini, longobardi, saraceni e franchi, insomma un gran miscuglio di razze, di lingue, di tradizioni, di leggi. Dai normanni in poi sarà diverso, perché quel popolo si imporrà a lungo sulla Puglia e potrà quindi gettare le basi per la nascita di un nuovo ordine politico-territoriale, che andrà oltre il tempo del loro governo. I normanni domineranno infatti la scena politica pugliese per 178 anni, ma la struttura unitaria del Regno del Sud, da essi così configurata, si protrarrà ancora per molti secoli. Su tutti, due personaggi sui quali ci soffermeremo nella esposizione di questo testo: Roberto il Guiscardo che non conobbe mai sconfitte, e suo figlio Boemondo, il condottiero più illustre della prima crociata insieme a Goffredo di Buglione.