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Torna il poeta e filosofo Pietro Secchi con il suo "O meu ainda - Il mio ancora", prezioso volumetto scritto in portoghese e poi tradotto dallo stesso autore, imperniato su uno struggente esistenzialismo e tra le migliori pubblicazioni fusibiliche. Con una lettera di Eugénia Lucas, che scrive: "... La paura della vita, determinata dal nostro temere la morte, lo contraddistingue per la sua sincerità e ci ricorda Fernando Pessoa".