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"Una donna fragile, vittima di ridicole paure intangibili. Paure ingiustificate che l'avevano poco alla volta fagocitata in una patetica realtà fatta di incubi." Per Anja riposare serena è un'utopia. Da quasi un anno un uomo irrompe nei suoi sogni. Lei gli grida di andare via, di lasciarla in pace, ma lui è sempre lì, e al risveglio si ritrova spossata, con gli arti intirizziti e il corpo che fatica a rimettersi in moto. La luce le ferisce la vista, il buio la riempie di terrore. Per questo si rivolge a un rinomato neurologo, il dottor Maione, presso la clinica della Santa Mercede, dove viene sottoposta a controlli e indotta al sonno, ma l'oscuro visitatore si ripresenta puntuale a violarne i sogni e le chiede di seguirlo. Ma chi è invece l'uomo accanto al quale si risveglia? E cosa cerca di spiegarle il dottor Maione? Perché la sua vita pare spezzata tra ciò che ha vissuto davvero e ciò che l'immaginazione crea per lei a regola d'arte? "Non ricordava tutto, ma rammentava abbastanza da sapere che la sua era una vita a metà, dilaniata in una dicotomia insanabile tra ciò che esisteva realmente e ciò che invece la mente sapeva costruire a proprio piacimento."
