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Albino Torre, emigrato giovanissimo a New York nel 1928, torna per la prima volta nella natia Sapri dopo sessant'anni. L'occasione gli è data dal matrimonio della nipote Grazia, figlia di sua sorella Rachele, che ha anche un altro figlio, Saverio: giovane scapestrato e ribelle. Albino rivede luoghi e persone della sua giovinezza e, in particolare, incontra Beniamino, vecchio compagno di giochi, oramai gravemente infermo a causa di una malattia degenerativa. Esce molto scosso dall'incontro e inizia a ricordare il suo lontano passato: il viaggio della speranza verso l'America, il difficile ambientamento nella New York della Grande Depressione, il contatto con la malavita, la rottura dei rapporti con il severo padre. Alla fine del viaggio nella memoria, Albino si rende conto che è arrivato il momento di fare i conti con il suo ingombrante passato. Decide pertanto di trascorrere qualche giorno nella non lontana Sicilia. Lo accompagnerà Saverio con cui avrà un violento scontro generazionale che, alla fine, lascerà emergere la vera natura del ragazzo e svelerà finalmente al lettore il senso nascosto delle ferite.