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A ottant'anni dalla redazione della prima versione del Manifesto per un'Europa libera e unita (1941), la sua rilettura continua a sorprendere per l'attualità dell'analisi e per la chiaroveggenza delle proposte programmatiche. È sorprendente come questo testo, scritto nell'isola prigione di Ventotene al culmine dell'espansione nazista in Europa, da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, insieme alla prefazione di Eugenio Colorni, e diffuso clandestinamente, costituisca ancora oggi, ottant'anni dopo, una roadmap per la costruzione europea.