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Immaginiamo una fucina di giovani autori. Immaginiamo che gli ingredienti per amalgamare fantasia e creatività siano un brevissimo pensiero scritto sul retro di uno scontrino, o un fumetto ispirato a un'opera letteraria contemporanea, o ancora i versi di una poesia. Ma immaginazione e vena creativa possono mescolarsi anche nel testo di una canzone, da comporre sulla base musicale firmata dal cantautore Paolo Benvegnù, e in una "ricetta bastarda": una ricetta-storia che fotografa la nuova realtà delle famiglie miste, di culture diverse e quindi di tradizioni culinarie "contaminate". Tutto questo è Coop for Words, il premio letterario promosso da Coop Adriatica, Estense, Liguria, Lombardia, Nordest e Reno, giunto quest'anno alla sua tredicesima edizione. Gli autori in erba sono stati valutati da una giuria e un comitato d'onore d'eccezione - con, tra gli altri, il giallista Carlo Lucarelli, il linguista Antonio Faeti, il libraio di Librerie Coop Romano Montroni, lo scrittore e giornalista Michele Serra - ma anche, per la prima volta, da giovani coetanei, che li hanno seguiti, letti e votati online.