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Con linguaggio trasparente e senza orpelli linguistici e tanto meno tecnicistici, uno dei massimi musicologi italiani del nostro tempo ci sorprende gettando nuova e appassionata luce sull'età classica. I principali geni musicali, pilastri del Settecento, e le loro opere di cui poco si parla. E poi un gran numero di artisti di grande rilievo, ma di cui si conoscono talvolta appena i nomi. Un posto particolare occupa colui che Beethoven considerava il genio dei geni, Georg Friederich Ha?ndel, con una scelta consistente delle opere liriche e di tutti i 29 gli oratori, per la prima volta analizzati uno ad uno. Non poteva poi mancare un omaggio allo stesso Beethoven, fondamentale spartiacque tra classicismo e romanticismo. In appendice l'analisi delle Messe con orchestra da Bach a Britten. Postfazione di Guglielmi Luca.