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Pur non raggiungendo i fasti settecenteschi di del Rio, Lolli e Ponziani, gli scacchi nella Modena dell'Ottocento si guadagnarono grande prestigio in Italia e riconosciuto valore internazionale. Sia per le partite, sia per i problemi, la mercuriale figura di Francesco Discart fu il cuore di questo movimento, che fra i tanti annoverò Bonetti, Luppi, Salimbeni, Guicciardi e Cassoli. Lo scavo nei documenti dell'epoca ha portato alla scoperta di numerosi inediti, trascritti nelle sezioni finali del libro, e alla più ricca raccolta mai pubblicata di incontri giocati "all'italiana", con commenti originali ben distinti dalle analisi più recenti. L'opera è arricchita da un'ampia sezione dedicata ai problemi di Discart e da illustrazioni, note e indici.