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Un fantasy, una fiaba, un po' horror, un po' sentimentale, dove gli scacchi e il sangue si legano indissolubilmente. Cecilia, ventiduenne studentessa all'università di Padova, di questo suo secondo romanzo ha detto: "è una visione che ho avuto quando avevo quindici anni, il Pianeta Nero è venuto dopo. Non è un libro che finisce, è un'evoluzione continua, è un misto di cose che ho letto da adolescente, pezzi di film e cartoni animati, solo gli scacchi sono quasi originali. Dopotutto il matrimonio fra scacchi e fantasia funziona da sempre".