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"Dunque 'a cosa serve la poesia?'. È come se dicessimo: a cosa serve la natura? È una domanda non stupida, anzi. Perché ci viene fatto di dire: la natura c'è, e basta, non ha senso porsi la domanda a che serva. E così la poesia c'è e basta, e parlare di 'morte dell'arte' è come parlare di morte della natura, o di morte della scienza. È una domanda non stupida, ma a cui non possiamo rispondere. Noi possiamo solo incontrare, vedere quello che c'è, e quindi fare arte e scienza. Noi possiamo solo 'imitare', come l'artista che esce fuori 'en plein air' e copia il paesaggio, come lo scienziato che osserva il cielo o le particelle elementari all'interno dell'LHC. Ecco noi possiamo solo 'osservare'. Nel senso anche di osservare un compito, un impegno, rispettarlo." (C. Damiani)