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"Il capo popolo" ripercorre il tumulto di Palermo del 1647 raccontando l'ascesa e la caduta di Giuseppe D'Alesi, giovane carismatico battiloro e guida dei rivoltosi. Il sogno di un governo più "democratico" sfuma però presto e la vicenda del capo popolo siciliano finisce con l'allinearsi perfettamente a quella napoletana del più celebre Masaniello, ispiratore dello stesso D'Alesi. Nel romanzo, che chiude la trilogia iniziata con "Rossomanno" e proseguita con "I fatti di Petra", Savarese indaga le cause economiche e i contrasti sociali che diedero origine alla rivolta: la grande storia è filtrata ancora una volta attraverso la vicenda dei singoli uomini e sublimata in pagine di grande letteratura. Apre il libro l'introduzione di Goffredo Fofi.