Tab Article
In una Palermo fantapolitica in parte abbandonata, in parte sventrata dalle ruspe del Grande Cantiere che inneggiano alla Città Nuova, non piove e vige da vent'anni una sola stagione, compatta e inalterabile. Nello squallore sinistro della Galleria delle Vittorie sopravvivono gli esercizi commerciali di Hagar, il protagonista, un ex fotografo disilluso, e di Hyppolite, un fioraio francese che ha scelto di vivere e lavorare "in questo futuro deserto". Un misterioso cliente, Aureliano, chiede ad Hagar di sviluppare delle foto che ritraggono una donna morta. Da quel momento, gli sottoporrà settimanalmente altre pellicole nelle quali la donna appare viva e posa per lui. Hagar si lascia sedurre da quel mistero, fino a quando non incontra in carne e ossa la modella di Aureliano: Dana, una giovane immigrata dell'est. In un'atmosfera di crescente minaccia, la vicenda precipita verso un finale in cui, in un caleidoscopico gioco di riflessi qual è quello tra l'arte e il suo oggetto, l'identità di tutti si sdoppia e si contraddice proprio quando ciascuno, lettore incluso, crede di avere afferrato la verità.