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In "la guerra di Umberto e Ida" viene proposta la fitta e puntuale corrispondenza tra un giovane Umberto Perotti, partito volontario per la guerra, e la moglie Ida Meraviglia. Storie di quotidianità, paure, speranze, gioie e dolori. La notizia della morte del marito la trasforma in una delle tante vedove di guerra, che non conoscendo gli ultimi giorni dell'amato marito, non si dà pace e ricerca in tutti i modi di avere informazioni. Era intenzione di Ida lasciare ai figli e agli eredi questa storia, vissuta nel periodo della grande guerra e successivo e voleva che i "Ricordi miei che non devono andare distrutti" diventassero patrimonio di conoscenza, sia dei suoi cari che di tutti coloro che apprezzano la vita e i ricordi. Le lettere qui riprodotte traspirano lo scrivere del tempo, i valori iniziali a cui si ispiravano i soldati e l'insieme dei sentimenti che oggi noi possiamo cogliere solo se apriamo il nostro cuore ai problemi e alla vita degli altri. Persone che hanno fatto e che fanno con noi lo stesso viaggio della vita.