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"L'eccitazione sessuale, con tutta la sua forza animale e il suo singolare dominio sull'animale umano, rappresenta una turbolenza ontologica del rapporto: alla pari del linguaggio, lo porta molto lontano, cioè dove non si può parlare di 'satisfactio', dove non se ne può mai fare abbastanza, ma dove c'è incessantemente qualcosa da fare, qualcosa che non avviene mai come tale, né come risultato, che perciò non è mai "fatta", ma che pure non smette mai di volersi fare. Cosa facciamo quando facciamo l'amore? (domanda sussidiaria: in quante lingue si dice, più o meno letteralmente, fare l'amore?) Noi non facciamo niente nel senso di produrre qualcosa (se si fa un figlio, che lo si consideri o meno una produzione, non si tratta dell'amore in quanto tale, che potrebbe benissimo essere del tutto assente)." (Jean-Luc Nancy)