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La storia dell'abbazia di Santa Maria, fondata nel 1064 dalla contessa Adelaide fuori dall'abitato di Pinerolo, può essere letta da prospettive diverse: residenza di una comunità di monaci; complesso di edifici con due chiese, chiostri, fabbricati, corti, giardini e orti; ente prestigioso in relazione con la corte sabauda, il regno di Francia, il papato e i poteri locali, che ha avuto dei cardinali e vescovi come abati e dei monaci provenienti dalla nobiltà e dalle oligarchie cittadine. Il libro presenta a partire dal Quattrocento alcuni snodi della sua vicenda secolare dal passaggio dell'abbazia nell'orbita sabauda al tempo del duca Amedeo VIII ai mutamenti nei periodi di occupazione francese di Pinerolo; dall'impegno contro i valdesi insediati nel suo territorio alla distruzione del complesso abbaziale del 1693 fino all'esautoramento con l'istituzione della diocesi di Pinerolo nel 1748 e la soppressione in epoca napoleonica. Interessanti gli approfondimenti sul profilo architettonico degli edifici scomparsi e il patrimonio artistico e librario.