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Enigmi e misteri avvolgono la millenaria abbazia di Sant'Adoeno in Puglia. Un'antica epigrafe, posta sulla sua facciata esterna, tramanda la figura di un tal Bartolomeo. Invece una mano di pietra scolpita su una colonna interna, che forse indica il passato di un tal Sabino, apre la strada verso un'inquietante ed emozionante scoperta storica. Ad indagare su queste tracce è Enrico, factotum del bigotto abate Pantaleo. Coadiuvato da sua moglie Elisabetta, compie un viaggio nella storia, tra carteggi e pergamene custoditi nell'antico archivio ecclesiastico chiuso e dimenticato in un armadio in sacrestia. Tra le varie fasi della ricerca, condotte all'insaputa dell'abate, si torna nella realtà del presente, ripercorrendo ricordi sbiaditi. Si susseguono, nel percorso, incontri con personaggi ingegnosi e bizzarri e con un gruppo di appassionati poeti. Sulla scena subentra una tresca sconvolgente ed imprevista. Nel romanticismo incarnato da una specie di fiori notturni, in un cortile che fu luogo della gioventù di Enrico, si riflette l'importanza della storia.