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G.B., detto il Couarosso, fu rinvenuto cadavere 7 mesi dopo la sua scomparsa, "tra dirupi praticati ben da pochi, pericolosissimi e spaventosi anche per gli intrepidi", come si legge sui documenti d'archivio. Pietro Pisano ha saputo, con tenacia e buona capacità di ricercatore, dare un nome al protagonista della sua precedente pubblicazione, "Monte Pedum. La leggenda del Coda Rossa" (Magazzeno Storico Verbanese, 2012). Teresio Valsesia, giornalista e scrittore, scrive nella presentazione: "Non era una leggenda immersa nelle storie e nei misteri della Val Grande. È invece una storia vera quella del Coda Rossa, onesto bracconiere della fine Ottocento, quando la gente delle nostre valli aveva fame".