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La giovane e leggendaria regina di Saba, Macheda, è dall'autore immaginata in terra lucana a compiere il suo avventuroso cammino per incontrare il saggio Salomone. 21 componimenti in prosa poetica, punteggiati da icastici Haiku, scandiscono gli umori e le emozioni di questo viaggio iniziatico. Ed epifanico risulterà questo percorso di crisi e mutamento, in cui, innanzi tutto, Macheda incontrerà i turbamenti del proprio essere femmina. Il femminile, in un gioco di specchi, è rappresentato nella trasfigurazione donna/terra, nel senso della sensualità, della fertilità, del pericolo e della seduzione, sospinti dalle folate di vento di Scirocco, a significare, in una sola parola, il Desiderio. Ad accompagnare il racconto, un caleidoscopio di immagini: 21 tavole rilanciano, in assonanze cromopatiche, i versi in pittura. Il cortometraggio, infine, modula in immagini-movimento l'andamento rapsodico di questo viaggio, seguendo la nostra immaginaria Macheda lucana attraverso luoghi mitici, che si fanno stazione estatica: dai paesaggi dal chiarore arido dei calanchi (MT), al castello di Monteserico (PZ).