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Ogni grande processo storico è formato, nella sua complessità, da diversi e molteplici eventi. Alcuni tra questi eventi vengono poi dimenticati, messi in ombra o nascosti, perché poco piacevoli da ricordare, troppo imbarazzanti o scomodi. Tale è il caso della distruzione e profanazione, durante la rivoluzione francese, delle sepolture reali della basilica di Saint-Denis, atto di disprezzo nei confronti della monarchia e della sua consacrazione da parte dell'autorità spirituale. Atto insensato e sconcertante nella sua empietà, che non venne compiuto da una massa inferocita, ma da operai regolarmente stipendiati dalla Repubblica, in varie giornate di lavoro scrupolosamente e burocraticamente registrate. Una violenza non per questo meno cieca che non risparmiò né i monumenti né le tombe o le stesse spoglie degli antichi monarchi, travolgendo tutto in un'ondata di vandalismo generale, di odio iconoclasta. Una testimonianza sicuramente meritevole di essere riscoperta.