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Il fumetto ricostruisce le vicende della protesta popolare che si svolse a Bernalda l'8 aprile 1888 contro un aumento della tassa di famiglia che avrebbe dovuto finanziare una condotta idrica per portare l'acqua potabile in città. Il Sindaco, prima di consentire ad alcuni cittadini di salire sul suo palazzo, provvide a far arrivare nella piazza i Carabinieri, le Guardie Campestri e alcuni soldati che si trovavano a Bernalda e a telegrafare al Prefetto richiedendo l'invio di militari. La delegazione dei cittadini fu licenziata in breve tempo, senza aver ottenuto alcun risultato. La folla, sempre più numerosa, riprese a protestare urlando contro il Sindaco. All'improvviso si sentì un colpo di pistola che provocò un fuggi fuggi in tutte le direzioni. A quel punto il Sindaco dette ai militari l'ordine di far fuoco. Furono uccise 6 persone e ferite moltissime altre. Tutti furono colpiti alle spalle, mentre fuggivano! I feriti furono "arrestati" e portati in caserma. Dall'ottobre successivo si svolse un processo che condannò 9 ribelli! I signori della città definirono quell'avvenimento come "la rivolta dei ciucciari!".