Tab Article
Se ritenete il complesso di Antigone un paradigma inversamente proporzionale al vecchio Edipo, siete fuori strada. Perché Antigone cambia addirittura i presupposti della questione. L'indagine filosofica puntuale e disinvolta di Cecilia Sjöholm, da Wollstonecraft a Butler passando per Hegel, Freud, Heidegger, de Beauvoir, Lacan e Irigaray, con un paio di incursioni nel cinema contemporaneo, punta dritto a sciogliere il nodo di etica e desiderio screditato dal campione maschile di razionalità, che ha relegato il femminile, enigmatica mancanza d'essere, a un'emotività fatale. Ma Antigone, che incarna il senso dell'altro e una differente etica del quotidiano, sfida qualunque tentativo di prescrivere un modello strutturale o una funzione effettiva. Ha a che fare, piuttosto, con la complessità che il desiderio femminile chiama inevitabilmente in causa.