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All'inizio c'era Marco, talentuoso ventenne vincitore di X Factor 3. Poi è venuto il Re Matto di "Credimi ancora", terzo classificato alla sessantesima edizione del Festival di Sanremo ed esuberante e misterioso protagonista di un fulminante successo fatto di dischi di platino, un tour pieno di sold out e riconoscimenti da record, come il Best European Act agli MTV Europe Music Awards. Poi è stata la volta di un Marco Mengoni riflessivo e profondamente introspettivo, ancora un pò Re, ancora molto Matto, in lotta con la sua immagine di fenomeno da talent show e alle prese con un bisogno di crescita e maturazione personale e musicale. Un Marco che, però, con l'uscita del suo primo long playing "Solo 2.0" non ritrova il successo che lo aveva accompagnato nell'anno precedente. E, a tratti, non ritrova se stesso, fin quasi a perdersi, fin quasi a decidere di mollare tutto. Quindi arriva il momento di un Marco non più Re e, più che matto, fortemente determinato a rimettersi in gioco assecondando con coraggio la sua urgenza di crescita e cambiamento che, questa volta, è radicale. Rompe con la sua squadra di lavoro, si apre a nuove collaborazioni e mette in piedi un nuovo team. Sperimenta con il "Tour Teatrale" un Marco più semplice di quello proposto fino a quel momento ed entra nuovamente in studio. Partecipa alla sessantatreesima edizione di Sanremo con "L'essenziale", e vince.