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Gli stati mentali da un punto di vista ontologico sono riducibili a vari aspetti e proprietà dell'attività cerebrale. Questo il filo rosso che lega gli otto saggi qui riproposti. L'incontro della filosofia della mente con le scienze cognitive consente di formulare una soluzione naturalistico-fisicalistica del problema mente-corpo (capitolo primo). Ad esempio l'Intenzionalità del mentale, l'Io e la coscienza sono presumibilmente aspetti degli stati mentali implementati da tre diverse higher order properties della dinamica cerebrale (capitolo secondo). Inoltre la soluzione che deve essere data al problema mente-corpo è simile a quella che in genere viene data al problema individuo-società (capitolo terzo). Il cambiamento di paradigma dal dualismo cartesiano al naturalismo cognitivo presenta alcuni punti di somiglianza con la rivoluzione che investì la fisica agli inizi del Novecento (capitolo quarto). Il naturalismo cognitivo qui proposto implica il realismo scientifico (capitolo quinto) ed una concezione pragmatistica della verità (capitolo sesto). Infine il concetto kantiano di appercezione trascendentale può aiutare a chiarire la distinzione tra il Self e l'Io (capitolo settimo).