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La fine del mondo è l'incubo ricorrente della civiltà occidentale, ne ha permeato miti, religioni, filosofie. Perché l'Occidente è così strettamente legato all'"apocalissi", a una catastrofe di dimensioni globali? Scandito in tre momenti che ripercorrono tre diversi significati della catastrofe, questo libro tenta di fornire una risposta all'interrogativo mostrando gli aspetti più inquietanti e nascosti dell'umanismo occidentale, e rintraccia nella "conversione" una possibile via d'uscita per il singolo.