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"A frequentarlo nella quotidianità, non si direbbe per niente che la vita intima di Antonio Zavoli sia quella di una persona tragica così come emerge dalle sue poesie. il suo carattere gioviale, aperto, romagnolo, colloquiale, lo rendono un capotavola delle cene tra amici, un simpatico carissimo personaggio che, nella sua vita, non ha mai disdegnato quella forte accettazione sociale di cui gode, già consolidata a Rimini nel Sessantotto al tempo del Circolo Maritain e successivamente accresciuta con la sua attività di avvocato in città, nonché come politico locale. Invece, dalle sue poesie non emerge nulla di questi successi, di queste affermazioni collettive: proprio niente di tutto quello che potremmo chiamare il 'teatro sociale' sembrerebbe avere peso per lui. A Zavoli parrebbe interessare solamente il proprio io intimo, il proprio 'paesaggio interiore'. E come ci descrive questa sua vita segreta, questo suo raccordo con l'io interiore?" (Dalla Prefazione a cura di Giuliano Della Pergola)